La Croazia si estende su una superficie relativamente piccola (è più o meno equivalente a quella delle regioni Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia e Liguria messe insieme) ciò nonostante offre numerosi “tesori verdi” con paesaggi mozzafiato e bellezze naturali uniche che meritano di essere visitati quando si organizza un tour in questo meraviglioso Paese a poche ore di distanza dall’Italia.
Il primo che si incontra provenendo da Trieste, quasi al confine con la Slovenia, è il Parco nazionale di Risnjak, nella regione di Gorski Kotar. Si estende su una superficie di 32 chilometri quadrati in cui le doline carsiche, le grotte, le fitte foreste di pini e un’infinita varietà di fiori selvatici contribuiscono a creare uno scenario unico. La vetta più alta, il Veliki Risnjak misura 1.528 metri, e qui le brezze fresche costituiscono un piacevolissimo sollievo per chi ne ha abbastanza del caldo della costa.
In prossimità del confine con la Bosnia, nella zona tra Zagabria e Zara c’è un parco spettacolare che, nella sua area di quasi venti ettari, protegge ben sedici laghi: è il Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1979. Si visita passeggiando su diciotto chilometri di passerelle di legno che consentono di ammirare lo spettacolo dall’alto. Ci vorrebbero almeno tre giorni per una visita esauriente, ma per avere un’idea generale della bellezza del luogo, può essere sufficiente anche un’escursione dalla mattina alla sera.
Sulla costa c’è il paradiso degli arrampicatori, il Parco Nazionale di Paklenica, cui si accede dal villaggio di Marasovici, a circa 2 chilometri da Starigrad. Il massiccio del Velebit si erge maestoso sul mar Adriatico e i suoi 3657 ettari si snodano seguendo una curva. Il parco si sviluppa attorno alle gole di Velika Paklenica e Mala Paklenica che fendono la catena montuosa con strapiombi di oltre 400 metri.
Procedendo verso sud, si incontra il Parco Nazionale del Krka, il fiume che si snoda per 75 chilometri attraverso le Alpi Dinariche, che procede a sbalzi in suggestive cascate nel canyon scavato dalla sua corrente nel territorio calcareo. Il tratto più emozionate delle cascate si trova sei chilometri più a valle ed è chiamato Skradinski Buk; un tratto di 800 metri in cui attraverso 17 salti il letto del fiume si abbassa di 45 metri.
Uno scenario che non ha uguali è rappresentato dall’Arcipelago delle isole Kornati. Su una superficie di 67 chilometri quadrati, si compone di 147 isole quasi tutte disabitate e possiede il maggior numero di isole di tutto l’Adriatico. Qui la vegetazione è quasi del tutto assente, tranne qualche rara macchia. Le isole sono ancora oggi di proprietà privata; appartengono agli abitanti di Murter, principalmente, e in piccola parte a quelli di Dugi Otok.
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