Tour del Marocco, città Imperiali + Agadir

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Autore: oissela

Il Marocco è un Paese davvero affascinante, ricco di bellezze architettoniche, paesaggi mozzafiato e atmosfere magiche. Non immaginavo che potesse offrire ai suoi visitatori cosi tante meraviglie, tutte di pregio e culturalmente molto interessanti come le rinomate città Imperiali di Rabat, Fès, Meknès e Marrakech o la zona archeologica di Volubilis, risalente all’epoca romana.

Quello che segue è un breve racconto che descrive le emozioni e i luoghi visitati nella vacanza del luglio 2006 che ha previsto un tour delle città Imperiali della durata di una settimana e un estensione mare di 4 giorni ad Agadir, piccola città turistica affacciata sull’Oceano Atlantico.

Agadir

Agadir è una delle più importanti località balneari del Marocco, frequentata sia da turisti stranieri che da famiglie e gente del posto. Gli alberghi internazionali si trovano soprattutto nei pressi del lungo mare dove la sera, come in ogni località turistica del mondo, si svolge il rito dello ‘struscio’. L’atmosfera è molto simile a quella delle nostre città di mare nel periodo estivo: animata da allegre combriccole di giovani, coppiette innamorate e famigliole con pargoli al seguito. Non sembra proprio di stare in un Paese arabo. Le donne, e non solo qui ad Agadir, sono molto emancipate: sono truccate, scollacciate, senza velo e svolgono attività che di solito nei Paesi arabi sono un esclusiva maschile. L’hotel Al Moggar dove ho soggiornato è un complesso residenziale molto grande ma ahimè, a differenza di quanto riportato dal depliant del CTS, non ha una spiaggia riservata ai propri clienti. Per farsi un bagno nell’Oceano occorre attraversare la strada del lungomare, quella dove si trovano i caffè, i bar, i ristoranti, e le sale giochi. Le spiagge di Agadir sono molto ampie e la mattina si popolano di giovani marocchini che fanno sport e giocano a calcio. Quella di fronte al mio albergo non dispone del servizio di noleggio di ombrelloni (nemmeno di lettini o sedie a sdraio..) pertanto sono costretto a limitare le ore di permanenza in spiaggia anche perché se il cielo è lattiginoso e la temperatura non cosi alta (circa 28 gradi) il rischio scottatura o insolazione, a queste latitudini, è sempre in agguato, soprattutto per chi come me ha la pelle molto chiara. La temperatura dell’acqua dell’Oceano consente di fare il bagno senza problemi ma è il colore a scoraggiare un po, è simile a quello del mar Adriatico della Romagna.

Di culturalmente rilevante, qui ad Agadir, c’è ben poco. Merita sicuramente una visita la Casbah, o ciò che rimane della devastazione del terremoto del 1960 che la rase al suolo provocando oltre 18 mila vittime. Di questo complesso è visibile solo una parte delle mura e qualche rudere qua e là. Situata su una collina a nord della città per raggiungerla è consigliabile utilizzare un taxi, la salita è abbastanza lunga e ripida. Dalla cima si gode di una bella vista della città e del porto. La zona erbosa ai piedi della fortezza ricopre le rovine della vecchia Medina ed è la fossa comune delle vittime del terremoto, l’atmosfera qui è desolante e un po triste. Un altra attrattiva di Agadir è la Medina. Dall’hotel Al Moggar dista circa 10 km, per raggiungerla occorre prendere un taxi. E’ di recente costruzione ed è opera dell’architetto italiano Coco Polizzi. Si tratta di una sorta di villaggio berbero ideale che ospita diverse botteghe artigianali. Il complesso non ha la tipica atmosfera delle antiche Medine, qui tutto è nuovo, ordinato e pulito, caratteristiche che difficilmente si trovano in questi luoghi.

Casablanca

Casablanca è una metropoli moderna, considerata dai marocchini la capitale economica del proprio Paese. E’ una città molto movimentata ed esteticamente poco gradevole. I palazzoni che si susseguono lungo le strade principali sono a dir poco orribili e non hanno nulla a che fare con la tipica architettura araba. La Medina, con le sue stradine strette e tortuose, ha la solita caotica atmosfera dei borghi antichi delle città arabe ma all’interno vi si trovano soprattutto negozi di abbigliamento, scarpe e oggetti occidentali, spesso taroccati e facilmente reperibili nei mercati rionali delle nostre città. Merita sicuramente una visita la moderna moschea Hassan II, una tra le più grandi del mondo. La moschea sorge sulla riva dell’Oceano e il suo minareto di 210 metri (il più alto del mondo) viene utilizzato anche come faro per il porto. Questa enorme struttura, ricca di marmi di diversi tipi e splendidi lampadari, può ospitare fino a 20.000 fedeli che salgono a 80.000 se si considera anche quelli contenibili nell’ampio piazzale antistante. La città offre ai turisti poco altro: il palazzo reale, la chiesa di Notre Dame de Lourdes e la piazza Mohammed V. Casablanca è stata la città di partenza del mio tour delle Città Imperiali marocchine.

Rabat

Rabat, seconda tappa del mio tour, è la capitale del Marocco. E’ una città tranquilla che, a differenza di Casablanca, conserva bene le testimonianze della proprio passato. Ne sono un esempio la Casbah e la Medina, due zone della città davvero molto pittoresche. La Casbah, a cui si accede da un monumentale portone, è un quartiere fortificato che sorge su uno sperone roccioso. All’interno le pareti delle strette strade sono ornate da fioriere e tinteggiate di azzurro, un colore intenso che conferisce al luogo un atmosfera unica. Percorrendo la strada principale si giunge prima a un belvedere con vista sulla foce del fiume Oued Bou Regreg e poi ai Giardini Andalusi dove, al riparo dal sole, è possibile sorseggiare una tazza di tè. La Medina non ha di certo il fascino della vicina Casbah ma è comunque caratteristica, con le sue bancarelle di prodotti alimentari freschi, souvenir dell’artigianato locale e botteghe di giacche kitsch in pelle. Qui fare acquisti risulterà più gradevole e meno stressante, i venditori sono meno aggressivi e il trambusto tipico di questi luoghi è ridotto al minimo. A Rabat meritano una visita anche la torre e il Mausoleo di Hassan.

Meknes e Volubilis

Meknes è posizionata lungo la strada che unisce Rabat e Fès. E’ una città incantevole, circondata da possenti mura e varchi di ingresso monumentali come la colossale porta Bab el-Mansour, considerata la più bella di tutto il Marocco. Meknes è una città di origine berbera tranquilla e solare, adagiata su un ampia e fertile distesa pianeggiante. Nel suo suq troverete tappeti, spezie e prodotti dell’artigianato locale. Meritano di essere visti il maestoso palazzo del sultano Moulay, il granaio e le scuderie.
A pochi chilometri di distanza da Meknes sorge il sito archeologico della città di Volubilis. E’ il più grande e meglio conservato di tutto il Marocco ed è considerato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Qui troverete dei magnifici mosaici, colonne e rovine risalenti all’Impero Romano. Se deciderete di visitare questo sito è consigliabile adottare misure di precauzione contro le scottature in quanto le zone d’ombra sono pressoché assenti e il sole picchia duro. Il momento della giornata migliore per visitare il sito è al tramonto, sia per evitare insolazioni e affollamenti di turisti ma anche e soprattutto per ammirare lo spettacolo magico prodotto dagli ultimi raggi del sole che lambiscono le colonne delle antiche rovine.

Fès

Fès è sicuramente la Città Imperiale più affascinante del Marocco. Qui l’atmosfera é straordinaria, la vitalità e la confusione regnano sovrane. Le strade della Medina, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, sono strette e tortuose e per questo motivo, l’unico mezzo di trasporto consentito e possibile è il mulo o il cavallo. Fès è un museo dinamico a cielo aperto con rumori e odori forti, come quelli nauseabondi provenienti dalle enormi vasche delle concerie per la tintura delle pelli. I suoi bazar coperti traboccano di ogni sorta di negozio di artigianato, ristoranti e moschee. I cortili interni delle Mederse e dei palazzi sono una meraviglia: i portali decorati, le pareti arabescate, le vasche azzurre per la raccolta dell’acqua vi lasceranno letteralmente a bocca aperta. L’insistenza di ragazzini, guide improvvisate, procacciatori d’affari e negozianti potrà risultare fastidiosa ma con un po’ di fermezza riuscirete a liberarvene, tutto ciò fa parte del ‘gioco’ e bisogna accettarlo con un atteggiamento positivo anche perchè in alcuni casi queste persone, soprattutto i ragazzini, potranno essere d’aiuto. Se vi doveste perdere, infatti, vi accompagneranno molto volentieri alla più vicina uscita dalla Medina in cambio, ovviamente, di una piccola mancia (bakshish).

Ifrane

Ifrane si trova a circa 60 chilometri da Fès ed è una tappa inevitabile per chi si dirige a Marrakech. E’ una cittadina immersa in una regione ricca di foreste di lecci e cedri che ricorda molto il paesaggio alpino. E’ cosi ordinata, pulita e ben curata che stenterete a credere di essere in Marocco, vi sembrerà di stare in una località delle Alpi svizzere. D’inverno è una meta sciistica mentre d’estate è raggiunta dai marocchini più benestanti che scappano dal caldo insopportabile della pianura. Da vedere qui non c’è nulla, ciò che affascina e stupisce di Ifrane è semplicemente la sua unicità, il suo essere diversa da tutte le altre località turistiche presenti in Marocco. E’ una meta ideale per chi desidera fare picnic o escursioni a piedi nei boschi.

Marrakech

Se giungete a Marrakech provenendo da Fès vi accorgerete di quanto straordinario e affascinante sia il paesaggio naturale del Marocco. Passerete dal suggestivo paesaggio montano verde e rigoglioso a quello quasi desertico delle pianure. Lungo la strada sono dislocati diversi villaggi dove è possibile ammirare scorci di vita marocchina. E’ un viaggio che dura diverse ore (noi ce ne abbiamo messe 10, compresa la sosta pranzo) pertanto armatevi di buona pazienza e bottiglie d’acqua fresca.

Marrakech, detta anche la perla del sud, è l’ultima tappa del tour delle Città Imperiali, è la ciliegina sulla torta (marocchina) che vi saprà stupire ed emozionare. E’ una città che fuori dalle antiche mura della Medina si presenta caotica, rumorosa e disordinata ma non appena varcherete la soglia di ingresso della città vecchia avrete sicuramente un impressione diversa, di una città magica. Il cuore pulsante di questa magnifica città è la piazza Djemaa el-Fna dove, al calar del sole, acrobati, incantatori di serpenti, danzatori e suonatori animano in modo frenetico questo enorme spiazzo da cui parte la ragnatela dei mercati. Passare una serata sorseggiando un tè in una delle terrazze che affaccia sulla piazza sarà molto piacevole, godrete di uno spettacolo unico che rimarrà impresso per sempre nella vostra mente. Nelle strade circostanti troverete numerosi laboratori artigianali e botteghe che producono e vendono gioielli, teiere, pugnali, tappeti e antichi prodotti di bellezza (Hennè, Kajal). Anche qui verrete assaliti da ragazzini e venditori pertanto rassegnatevi e divertitevi, soprattutto a contrattare i prezzi dei vostri acquisti. Le cose da vedere qui a Marrakech sono diverse ma a mio parere girare a zonzo tra le strade della Medina è più piacevole e divertente.

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