Repubblica Dominicana, consigli e info utili di viaggio

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Il nome originario dell’isola di Hispaniola era Quisqueya che nella lingua dei Taino significa “Madre di tutte le terre”. I Taino erano gli abitanti originari dell’isola stimati a circa 250.000 individui al tempo del primo sbarco di Cristoforo Colombo (5 dicembre 1492). Essi vivevano di caccia e pesca ed erano altresì dediti all’agricoltura e alla coltivazione del tabacco. Proprio dai Taino gli europei assunsero la dannosa abitudine di fumarne le foglie. In seguito le angherie dei conquistadores, i lavori forzati cui furono obbligati, le malattie importate dagli Europei decimarono l’originaria popolazione nel giro di un cinquantennio.

L’isola di Hispaniola divenne il punto di partenza per l’espansione nei Caraibi e nel resto del continente da parte dei Conquistatori Spagnoli.

Nel 1697, la Spagna riconobbe il dominio della Francia nella parte occidentale dell’isola, che nel 1804 diventò Haiti. Il resto dell’isola, fino a quel momento conosciuto come Santo Domingo, cercò di guadagnare la propria indipendenza nel 1821, ma fu conquistato e governato dagli haitiani per 22 anni; conseguì l’indipendenza, con il nome di Repubblica Dominicana, nel 1844, grazie a un trio di liberatori: Juan Pablo Duarte, Ramon Matias Mella e Francisco del Rosario Sanchez. Nel 1916 gli Stati Uniti occuparono l’isola. Al ritiro delle truppe americane nel 1924 seguì la dittatura di Rafael Trujllo assassinato nel 1961. Dopo la sua morte la democrazia fu reintrodotta nel paese.

Quando partire
Il clima è tropicale marittimo, con piccole variazioni stagionali di temperatura. La temperatura media diurna varia dai circa 25° di gennaio ai 30° di luglio nella città di Santo Domingo. Il periodo da giugno ad ottobre è stagione di piogge ed è anche il periodo in cui compaiono uragani che tuttavia nella Repubblica Dominicana hanno una portata meno distruttiva che altrove. In ogni caso è bene informarsi sulle condizioni meteorologiche del paese se la partenza è programmata in questo periodo.

Da sapere
Il principale aeroporto è quello di Las Americas a 20 km dalla capitale, Santo Domingo. All’aeroporto di Punta Cana arrivano altri voli, sia di linea che charter tra cui Meridiana, Livingston, Iberworld. La tassa di sbarco è di 10 USD, da pagare esclusivamente in valuta americana, (esiste un ufficio di cambio in aeroporto, prima di passare la dogana). Attenzione alla tassa d’imbarco: dipende dalla durata del soggiorno, è importante leggere il coupon consegnato dalla dogana all’arrivo nel Paese.

Per spostarsi all’interno del Paese ci si serve di autobus interurbani. Questi sono sempre dotati di aria condizionata ed offrono un viaggio confortevole. Numerose agenzie di autonoleggio, anche di compagnie internazionali sono presenti ovunque. Il costo del noleggio si aggira sui 50 – 60 € al giorno per una macchina di media cilindrata. Sebbene tutte le strade principali siano asfaltate, le carreggiate non sono sempre curate, ed è abbastanza facile imbattersi in buche improvvise.

L’ambra è un prodotto del posto. Vi verrà offerta per strada ovunque nei luoghi turistici ma siate pur sicuri che è plastica. A Puerto Plata esiste un museo dedicato all’ambra con annesso un negozio munito di spettrometro che mostra come la vera ambra cambi colore.

È opportuno osservare le dovute misure di precauzione per la propria sicurezza, in particolare se si gira non accompagnati nella capitale: sono abbastanza frequenti i casi di furti e scippi a danni dei turisti. Se si è fermi in macchina al semaforo, è consigliabile chiudere la serratura delle portiere.

Nella zona delle foreste pluviali il rischio principale è rappresentato dalla malaria, causata dalle zanzara anofele. Al di fuori dei luoghi boschivi il rischio è inesistente. Eventualmente consultare un medico prima di partire. Alcune zanzare, comunque, potrebbero causare febbre; è fortemente consigliabile usare un repellente per zanzare.

I cibi locali sono di norma sicuri, e non presentano alcun pericolo. Gli stranieri, tuttavia, non dovrebbero bere acqua di rubinetto ma solo quella imbottigliata.

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