L’Avana, consigli e info utili di viaggio

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L’Avana (La Habana in spagnolo) è il nome della capitale di Cuba. Il suo nome completo è “Villa de San Cristóbal de La Habana”. I distretti di maggiore interesse per il turista sono essenzialmente quattro:

L’Avana vecchia (La Habana Vieja) – Il fulcro di questo distretto è costituito dalla plaza de Armas, vicinissima alle installazioni portuali. Qui si trovano gli edifici del capitano generale e i fortini di El Templete e La Fuerza risalenti al primo periodo del dominio spagnolo. Le viuzze che si dipanano dalla Plaza de Armas sono assai pittoresche per via dei vecchi negozi che vi si affacciano. In particolare sul calle Obispo si trovano antiche farmacie decorate in legno che ancora espongono vasi d’epoca in vetro e ceramica.

Centro Habana – Questo distretto, situato ad ovest della città vecchia sul lungomare Malecon non ha beneficiato degli interventi di restauro della città vecchia eccezion fatta per la sua porzione sul lungomare dove si trova il monumento al Generale Maceo e la Torre San Lazaro. La zona si è sviluppata a partire dal XVIII secolo. Uno dei suoi quartieri più pittoreschi è il “barrio chino” dove si concentra la maggioranza dei cinesi residenti a Cuba (1% della popolazione del paese).

El Vedado – Oltre si trova El Vedado che può esser considerato il distretto finanziario dell’Avana. Vi si trovano le sedi delle maggiori banche cubane, numerosi ministeri, alberghi e locali d’intrattenimento tra i più lussuosi della città. Le vie del distretto si intersecano ad angolo retto e sono individuate non da nomi ma da cifre o lettere, secondo l’uso nord-americano.

Miramar – (16 km dal centro). Il distretto di Miramar rappresenta la naturale espansione del precedente verso Ovest ma, a differenza di quello, è un quartiere dal carattere più residenziale e con abbondanza di “casas particulares legali ed illegali”. Miramar è anche la sede di numerose rappresentanze diplomatiche tra cui quella italiana. Fino al 1959 era il quartiere preferito dalla classe benestante come testimoniano le sue molte ville alcune delle quali versano ancora oggi in stato di abbandono. Molti fra coloro che conoscono bene Cuba preferiscono risiedere qui, snobbando la “Habana Vieja” che considerano troppo artefatta e più adatta a turisti con macchina fotografica a “tracollo”. Non mancano a Miramar nè i locali nè le occasioni di svago e tra gli scogli della sua spiaggia è possibile praticare la balneazione.

Da notare che parecchi Italiani preferiscono invece risiedere sulle spiagge del versante Est dove il mare è più bello: Playa del Este, El Mégano, Santa Maria del Mar, Guanabo. Altri ancora preferiscono Marina Hemingway, sempre ad ovest del centro, evidentemente attratti dall’atmosfera mondana di questo porto turistico.

Come arrivare
L’Areoporto Internazionale José Martì è situato a 18 chilometri a sudovest della città e possiede tre terminals. il n° 1 è riservato ai voli domestici, il n° 2 ai voli charter e il n° 3 ai voli internazionali. I controlli alla dogana sono minuziosi e gli ufficiali addetti sospettosi ma per niente solerti cosicché code e ore di attesa (anche 2) sono la norma. Per raggiungere il centro occorre servirsi di un taxi. La società più nota è la Panataxi del gruppo Panatrans. Istituita nel 1992, pratica prezzi inferiori rispetto alla concorrenza ma ha vetture più vecchiotte. Se ci si rivolge al bancone della Cubatur ve ne chiameranno uno. Comunque fuori ce ne sono molti in attesa. I conducenti di taxi con regolare licenza portano sulla camicia un tesserino di riconoscimento. Bisogna fare estrema attenzione a non incappare in qualche abusivo nel qual caso i vostri bagagli prenderanno sicuramente il volo e voi sarete lasciati in tutt’altra zona da quella richiesta. Da notare poi che ancora oggi qualche taxi più vecchio non dispone di tassametro per cui occorre accordarsi in anticipo sul prezzo della corsa. Ci vogliono 3/4 d’ora per raggiungere il centro. La linea di autobus che dall’aeroporto faceva capolinea al Parque Fraternidad è stata soppressa e comunque gli autobus erano troppo affollati per poter essere presi in considerazione.

Come spostarsi
Camellos – Il “camello” è un autobus trainato da un camion con una capacità di ben 300 persone.
Guaguas – Un’Autobus normale.
Colectivos – Taxi che effettuano un percorso prestabilito. Sono parcheggiati all’ingresso del Parque Fraternidad e sul Paseo all’altezza del Capitolio. Ai turisti stranieri è vietato servirsi dei taxi collettivi ma se capita il conducente chiederà un prezzo gonfiato.
Particulares – La maggioranza dei taxi “particulares” non è abilititata ad accettare stranieri.

Da vedere
Castillo del Morro – Posto proprio all’imbocco del canale che immette al porto, questo fortino fu costruito a cavallo dei secoli XVI e XVII ma subì in seguito notevoli modifiche. Vi si trova un faro risalente alla 1^ metà del XVII secolo la cui luce è visibile da 30 km di distanza.

Fortaleza de San Carlos de la Cabaña – Un altro fortilizio sempre sulla riva sinistra del canale che conduce al porto. Costruito tra il 1763 e il 1774, ha una forma poligonale con numerosi bastioni. In seguito la fortezza fu adibita a prigione e vi fu detenuto l’eroe nazionale Josè Marti. Il Comandante Ernesto Guevara occupò militarmente La Cabaña il 3 gennaio del 1959 e ne fece il suo quartier generale. Dal 1991 la fortezza costituisce un museo ove sono esposti documenti e oggetti relativi all’attività rivoluzionaria del “Che”.

Castillo de La punta – Un fortilizio sulla riva destra dello stesso canale di fronte el Morro risalente, come questo alla fine del XVI secolo. È aperto al pubblico e non si paga biglietto.

Castillo de la Real Fuerza – La più antica fortezza della città costruita intorno al 1570, dopo che la città aveva subito un rovinoso assalto dei bucanieri. L’edificio piuttosto basso è ornato di un’alta torre da cui si gode un meraviglioso panorama sulla città vecchia. Al suo interno sono state sistemate collezioni di armature e di oggetti vari tutti risalenti al periodo coloniale.

La cattedrale – Un edificio dalle forme barocche la cui costruzione fu voluta dai Gesuiti. Dopo la loro espulsione nel 1767 la chiesa divenne la cattedrale dell’Avana. Quando Santo Domingo cadde nelle mani dei Francesi (1795) vi furono trasportate le ossa ritenute di Cristoforo Colombo che vi rimasero fino al 1898, anno in cui furono trasferite nella cattedrale di Siviglia. Nella piazza antistante si tiene un mercato di prodotti artigianali.

Plaza de Armas – Recentemente riportata al suo antico splendore la piazza è contornata da notevoli edifici coloniali. Sul lato di Nord est si trova la chiesa detta “El Templete”, risalente al 1828. La colonna di fronte è stata collocata sul luogo dove, secondo la tradizione fu officiata la prima messa su suolo cubano (1519). Sulla sua sommità si erge una statua della Vergine del Pilar, protettrice dei naviganti. Su un altro lato spicca il Palazzo del capitano generale del 1780. Nel 1917 l’edificio fu adibito a sede del municipio. Oggi ospita il Museo de la Ciudad. Fu in questo edificio che nel 1899 rappresentanti dei governi statunitense e spagnolo firmarono il trattato che pose fine alla plurisecolare dominazione spagnola sulla “Isla Grande”.

La Plaza Vieja – Questa piazza, una delle più turistiche dell’Avana, è stata oggetto di un restauro accurato sotto il patrocinio dell’UNESCO. Qui si trova un edificio del 1763 che fu la residenza del Capitano Generale di Spagna, Conde de Ricla che riprese l’isola agli Inglesi. Gli altri edifici coloniali prospicienti la piazza risalgono tutti al XVIII secolo e si distinguono per le la loro elegante decorazione e in particolare per le balconate.

La Piazza di San Francesco d’Assisi – Situata sul fronte del porto a breve distanza dalla “Plaza Vieja” è una delle più animate della città vecchia. Vi si trovano la chiesa omonima e gli edifici della Lonja e del Terminal portuale della Sierra Maestra

La chiesa e il convento di San Francesco – Complesso del 1608 ma ricostruito nel 1737. Un edificio austero e massiccio; più che un luogo di culto dà l’impressione di una fortezza. La chiesa è oggi adibita a Sala di concerti mentre il convento è un museo con collezioni di oggetti religiosi. Per salire sulla torre campanaria occorre pagare un biglietto extra.

La Lonja del Comercio – Edificio restaurato davanti il molo dove attraccano le navi da crociera. È oggi adibito a sede della borsa cubana.

Terminal portuaria Sierra Maestra – Altro edificio del XIX secolo nella zona della Plaza Vieja piena di bar e ristoranti

Il convento di Santa Clara – Risale al 1644 ed ospitava l’ordine delle Clarisse. Interessante il “patio” , in ottimo stato di conservazione.

La chiesa de La Merced – La sua costruzione fu iniziata nel 1792 e fu completata quasi un secolo più tardi.Notevoli le decorazioni del suo interno.

Centro Gallego – Palazzo in stile neobarocco fondato tra il 1907 e il 1914 con il contributo degli emigrati galiziani a Cuba ed adibito a sede del loro club. La ricchezza delle decorazioni testimonia l’alto grado di opulenza raggiunto da questa comunità agli albori del XIX secolo. Il palazzo è situato all’incrocio del Paseo Marti 458 con San Rafael.

Palazzo del Parlamento (Capitolio Nacional) – Adiacente al centro Gallego e prospiciente il parco centrale, questo edificio che ricorda da vicino il capitol di Washington pur in scala ridotta, fu costruito nel 1929 e servì da residenza del dittatore Machado. In seguito fu adibito a sede del parlamento e del senato cubano fino al 1959. La cupola è di notevoli dimensioni. Al centro del pavimento è stato collocato un diamante di 24 carati che serve per misurare le distante kilometriche del paese.

Plaza de la Revolucion – Nota come piazza della Repubblica prima dell’avvento del Regime castrista, questa vasto spazio aperto fungeva e funge tuttora come centro di imponenti manifestazioni popolari soprattutto in occasione del 1° maggio. Questo è anche il luogo dove Fidel Castro soleva tenere le sue arringhe. La piazza ha al suo centro il memoriale a José Martí ed è contornata dagli edifici del Ministero degli Interni, delle Comunicazioni, delle Forze armate rivoluzionarie oltre che dal palazzo della Revolución, della Biblioteca Nacional e del Teatro Nacional.

Il Museo Nacional – Noto anche come “Palacio de Bellas Artes” è stato inaugurato nel 2001 al termine di un accurato intervento di restauro. Vi sono ospitate collezioni con tema la lotta per l’indipendenza nazionale ma vi si possono ammirare anche opere di pittori cubani ed europei i più antichi dei quali risalgono al XVI secolo. Contiene tra l’altro tele attribuite a Van Dyck, Velasquez, Tintoretto, Degas, etc. Vi si ammirano anche manufatti e sculture di epoca egizia, greca e romana

Museo de la Revolucion – Dedicato agli eventi che alla fine degli anni 50 del XX secolo condussero all’abbattimento della dittatura di Batista. Nel parco antistante vi si trova lo storico panfilo Granma usato nel 1956 da Fidel Castro e da 80 barbudos per raggiungere Cuba dal Messico dove si erano rifugiati in precedenza. Il nome “Granma” è un’abbreviazione dall’inglese Grand Mother (“Nonna”). Nel parco sono stati sistemati anchi alcuni carri armati di fabbricazione sovietica usati per contrastare il fallito tentativo di invasione di Cuba nella baia dei porci. Vi si trova anche il relitto di un aereo spia americano abbattuto nel 1970.

Acquisti
Il rum cubano è eccellente e i sigari di ottima fattura ma il loro prezzo alle Tiendas non è a buon mercato. Attenzione a non comprare sigari di contrabbando offerti per strada perché solo la foglia che li riveste è di tabacco. Al Palacio de la Artesania vi è un’ottima scelta di oggetti artigianiali. Le botteghe di produzione si trovano sul retro del palazzo. Vale la pena fare una capatina al Duty Free dell’areoporto.

L’Avana può rivelarsi una città sorprendentemente cara se si decide di stare in alberghi a conduzione statale e mangiare al ristorante. Ciò è dovuto al fatto che a Cuba vige ancora un’economia di stampo comunista che solo nell’ultima decade del XX secolo ha cominciato a fare timide concessioni ai privati. Se non si vuole spendere conviene alloggiare presso i privati (casas particulares) che servono anche cibo, altrimenti caro a Cuba.

Gli ATM si trovano con una certa facilità ma solo le carte Visa sono abilitate. È vietato l’uso delle MasterCard/Maestro e delle debitcards americane eccezion fatta per un paio di uffici di cambio uno dei quali è nelle vicinanze dell’Hotel Nacional ma a tassi maggiorati. Cambiare euro in un ufficio CADECA (Casa de cambio) non comporta una maggiorazione delle commissioni che invece grava sui dollari USA per un buon 10%.

Dove mangiare
I ristoranti dell’Avana non sono per niente a buon mercato. Fino al 2004 si pagava in dollari o con carte di credito se esposte sulla porta d’ingresso. Bisogna controllare attentamente il conto perché spesso vi compaiono voci o sovrapprezzi ingiustificati. Fino al 1995 i ristoranti che chiedevano il pagamento in dollari erano l’unica opzione per chi volesse mangiare fuori dal proprio albergo. Dopo quell’anno, però, è stato concesso anche a case private di svolgere attività di ristorazione e di chiedere il pagamento anche in pesos. La Licenza però limita la loro ricettività a 12 posti. Un’altra restrizione riguarda il menù: aragoste e frutti di mare ne sono banditi anche se poi nella realtà quotidiana sono serviti lo stesso, se solo richiesti. Questo tipo di ristorante è noto come “Paladar”. Il nome deriva da una telenovela brasiliana molto seguita dai Cubani. Nella fiction una delle eroine di questo serial decide di aprire un ristorante e quando si tratta di trovargli un nome sceglie appunto “Paladar”. Alcuni Paladares sono eccellenti ed offrono portate generose a prezzi molto convenienti.

Sicurezza personale
Rispetto ad altri centri dei Caraibi L’Avana è una città che offre garanzie di sicurezza. La popolazione è cordiale ed animata da spirito di ospitalità anche se spesso un po’ “maliziosetta” ma questo pare divertire la maggior parte degli Italiani che, a differenza degli Anglosassoni, spesso si prestano volentieri al “gioco”. Occorre naturalmente prendere alcune precauzioni essenziali come non lasciare oggetti di valore nella propria stanza o incustoditi sulla spiaggia. Come in ogni altra parte del mondo i borseggiatori sono in agguato nei luoghi affollati soprattutto sugli autobus.

Passeggiare per l’Avana Vecchia da soli implica essere scortati da un codazzo di ragazzini petulanti. Gli adulti invece vi faranno una quantità di proposte: stanze in affitto, sigari, coca e perfino “chicas”. Accettare queste proposte è da sciocchi perché sono “fregature” nel 100% dei casi. Se acquistate sigari o altri oggetti per strada sappiate che, se non potrete esibire la ricevuta d’acquisto al momento di partire, vi saranno confiscati. Se invece accettate l’invito di affittare una stanza in una casa particolare illegale, sappiate che al sensale andrà un compenso del 10% e sarete esposti a rischi gravi se la polizia vi becca (e non è l’unico rischio).

I Cubani e le Cubane che offrono le loro prestazioni (anche sessuali) ai turisti sono conosciuti come “jineteros” o “jineteras” (Letteralmente: fantino) perché montano… il di dietro dei turisti. Questo nel senso che cercano di rifilar loro fregature ma sempre in modo “delicato”.

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