Per molti anni ho desiderato visitare Napoli e i suoi dintorni e nell’estate del 2002, un po’ per non allontanarmi troppo da casa e un po per la paura di attentati dopo l’11 settembre (anche io vittima della psicosi generale), ho deciso di trascorrere le mie vacanze in Italia e soggiornare nel capoluogo campano per un periodo di 10 giorni (dal 23 agosto al 3 settembre). Da qui ho intrapreso escursioni verso la costiera Amalfitana, le isole, la Reggia di Caserta e la suggestiva zona archeologica di Pompei.
NAPOLI
Mi rincresce dirlo, ma la cosa che mi ha subito colpito non appena ho messo piede in questa città è stata la sporcizia delle strade nel centro storico. Tra i vicoli e le strade, infatti, la spazzatura e l’inciviltà della gente è in bella vista (soprattutto ai turisti) e questo è un vero peccato per una città così ricca di monumenti e bellezze di ogni genere. Ma forse se fosse linda e ordinata come una città svizzera non sarebbe più Napoli… Durante la mia permanenza in questa città ho pernottato in una pensioncina nei pressi di via dei Tribunali a due passi da Piazza Bellini, nel cosiddetto quartiere delle vie dell’arte. Da qui mi spostavo, soprattutto a piedi, per visitare i monumenti, le chiese e i palazzi che si trovavano nelle immediate vicinanze, mentre per mangiare mi arrangiavo nelle economiche trattorie e pizzerie.
Napoli, come dicevo prima, è una città piena di incantevoli monumenti: visitarli tutti in pochi giorni è un impresa quasi impossibile. Io, infatti, mi sono limitato a vedere quelli più importanti e suggestivi che sono poi quelli di cui vi parlerò di seguito. Tra i suoi vicoli e le sue strade l’atmosfera è totalmente diversa da quella che si respira e vive nella mia Milano: la gente è meno frenetica e schizzata, sebbene il traffico delle macchine per le strade dimostri il contrario. A Napoli, come del resto in tutte le città del sud d’Italia, il sole (“o sole mio”) gioca un ruolo fondamentale: la gente appare più spensierata ed è più sorridente, anche se in certi vicoli del centro storico a volte si fa cupa e inquietante.
A dominare sullo sfondo della città, imponente e maestoso, è il Vesuvio: uno tra più grandi vulcani d’Europa che, com’è noto, nel 79 d.C. fu protagonista di una devastante eruzione che cancellò e distrusse interi centri abitati. Oggi il vulcano spento appare innocuo ma se si risvegliasse potrebbe fare molti più danni di quanti ne fece in passato considerata l’alta densità dei centri abitati (spesso abusivi) situati sulle sue pendici.
Piazza Plebiscito
In questa grande e soleggiata piazza, ristrutturata durante l’amministrazione Bassolino, si affacciano uno di fronte all’altra il palazzo Reale e la chiesa di S. Francesco di Paola. L’imponente edificio reale, costruito in epoca borbonica, oggi ospita nelle sue sale splendidamente decorate mobili, dipinti e suppellettili preziosi. La chiesa di S. Francesco, edificata ad imitazione del Pantheon di Roma, ha un ampio porticato (purtroppo imbrattato da scritte) che ricorda quello della Basilica di S. Pietro in Vaticano.
Maschio Angioino
Questo castello, a ridosso del porto e di fronte al municipio, è uno dei simboli della città partenopea. Fu eretto nel XIII secolo sotto il regno di Carlo I d’Angiò e rivestì non solo le caratteristiche di residenza reale ma anche quella di fortezza. Oggi il palazzo è sede del Museo Civico mentre la sera, sui prati circostanti, è luogo di incontro e di manifestazioni culturali.
Castel dell’Ovo
Sorge sull’isolotto di Megaride a due passi da via Caracciolo. Il castello è il risultato di interventi succedutisi nei secoli a cominciare da quelli di epoca angioina. Ristrutturato di recente ospita anch’esso esposizioni e mostre d’arte. Dai suoi piani più alti si gode un fantastico panorama della città.
Duomo
Il Duomo, con la sua facciata gotica, sorge nel centro storico della città ed ospita le reliquie di S. Gennaro (in particolare le ampolle del sangue del Martire che, con l’imposizione delle mani del cardinale di turno, viene fatto liquefare due volte l’anno).
Museo Archeologico
E’ il più importante museo archeologico d’Europa. Nelle sue sale sono esposti bronzi, marmi, pitture e suppellettili rinvenuti negli scavi effettuati a Pompei ed Ercolano nonché numerose altre antichità etrusche ed egizie. Nel ‘gabinetto segreto’ (che merita assolutamente una visita) sono contenute invece opere d’arte e oggetti sessuali ritenuti (dai moralisti) ‘osceni’.
Capodimonte
Questo museo, circondato da un vasto parco, contiene la collezione Farnese ereditata dai Borbone con capolavori straordinari di Tiziano, Parmigianino e Caravaggio. Inoltre, in questo antico palazzo reale, sono presenti diverse collezioni di porcellane e arti decorative.
Complesso monumentale di Santa Chiara e Gesù Nuovo
Comprende il chiostro maiolicato del ‘700, il museo dell’opera, l’area archeologica nonché la chiesa di Santa Chiara e la chiesa del Gesù Nuovo. L’interno di quest’ultima è davvero maestoso, splendidi sono i rivestimenti delle pareti e bellissime le decorazioni e i dipinti. La chiesa di S. Chiara, meno sfarzosa, è una delle opere architettoniche più importanti di Napoli fatta erigere dagli Angoioini.
Certosa e Museo di San Martino
Situato nel quartiere del Vomero (che si raggiunge tramite la funiculì funicolà) e di recente restaurazione, il complesso comprende l’omonima certosa (antico convento con annesso un suggestivo chiostro), la chiesa di San Martino e un museo che ospita collezioni di marmi, sculture e dipinti dell’arte partenopea.
CAMPI FLEGREI
In questa splendida e misteriosa zona archeologica a pochi chilometri di distanza da Napoli, degradata ahimè dall’inquinamento ambientale e dall’abusivismo edilizio, è possibile immergersi in quella che fu la civiltà partenopea dell’epoca greco-romana. Nei Campi Flegrei, che vuol dire terra ardente, sono presenti moltissimi crateri vulcanici e l’unico ancora attivo, con impressionanti manifestazioni fumaroliche, è quello del vulcano Solfatara a Pozzuoli. Qui l’atmosfera è davvero bollente: la terra sotto i piedi è calda e dagli anfratti sbuffano caldissimi vapori sulfurei. A due passi dalla Solfatara si trova il ben conservato anfiteatro Neroniano Flavio iniziato sotto Nerone e completato da Vespasiano. Sempre a Pozzuoli, annesso all’area portuale, si trovano invece i resti del tempio di Serapide (antico mercato). A Cuma, antica città fiorente e potente, ho visitato il famoso Antro della Sibilla (misterioso e affascinante antro scavato nel tufo) e i resti del tempio di Giove e di Apollo la cui leggendaria ricostruzione è attribuita a Dedalo che qui atterrò dopo il favoloso volo da Creta. Su una collina, nella zona orientale del golfo di Pozzuoli, sorge il castello di Baia, sede del museo archeologico dei Campi Flegrei. Tutte le località di questa zona sono facilmente raggiungibili in circa 30 minuti dal centro di Napoli con la metropolitana cumana o con l’Archeobus.
CAPRI
Nell’isola di Capri ci si arriva con l’aliscafo o la motonave in circa 40-50 minuti da Napoli. L’isola è davvero molto suggestiva: le stradine strette su cui si affaccia un susseguirsi fitto di case colorate e piante di fiori profumati caratterizzano l’atmosfera di Capri rendendola unica e speciale. Il centro turistico si raggiunge a piedi da Marina Grande lungo ripidi sentieri in circa 20 minuti oppure prendendo la caratteristica funicolare che dal porto arriva fino a pochi metri di distanza dalla celebre ‘piazzetta’. Da qui si dipanano viali e vicoletti pieni di gente che fa shopping nelle numerosissime boutique griffate o che semplicemente passeggia come un ‘turista fai da te no Alpitour’. Dai giardini di Augusto, ben curati e pieni di fiori colorati, si gode un panorama mozzafiato: i faraglioni e il verde smeraldo del mare sottostante ti invogliano subito a scattare decine di fotografie. Chi visita Capri, comunque, non può dire di esserci stato senza aver fatto il giro dell’isola in barca e senza aver visto la davvero azzurra Grotta Azzurra. Il Tuor dura un’ora e costa pochi euro, ve lo consiglio!
PROCIDA
In questa graziosa isoletta, che sorge a pochi chilometri da Pozzuoli nel golfo di Napoli, non c’è molto da vedere. Qui, nelle spiagge di sabbia scura, i napoletani ci vengono soprattutto per fare il bagno ed io ho fatto proprio come loro. Anche qui le case sono colorate e le strade sono strette ma a differenza di Capri i ritmi sono più lenti e l’atmosfera più tranquilla.
POMPEI
L’area archeologica di Pompei mi ha lasciato letteralmente a bocca aperta. Non pensavo fosse cosi grande è incantevole. Per visitarla completamente e ammirarne le innumerevoli bellezze un solo giorno non basta. Io, accompagnato da una guida che si è proposta di farmi da cicerone al prezzo di 10 Euri, in una intera giornata ho potuto vederne i resti più importanti: il foro, i due teatri, le terme, la palestra, l’anfiteatro, il lupanare (il bordello), la villa dei Misteri e un bel po’ di abitazioni civili. Pompei merita sicuramente una visita e ogni mia descrizione risulterebbe inadeguata. Quindi, se le foto da me scattate non vi bastano per farvi un idea del posto, vi consiglio caldamente di andarci di persona. Gli scavi si raggiungono molto facilmente da Napoli tramite la circumvesuviana in circa 40 minuti.
AMALFI
Ad Amalfi, che come sapete fu una delle quattro repubbliche marinare, il monumento più importate da visitare è sicuramente il complesso monumentale del Duomo in stile ‘romanico-amalfitano’. Testimone del glorioso passato di questa città, il complesso fu edificato nell’800 e successivamente ampliato e modificato. Nel 1200, infatti, vennero realizzati il campanile, la cripta di S. Andrea e il chiostro del Paradiso. Questa città affacciata letteralmente sul mare ha un’atmosfera del tutto diversa da quella della altre località della zona da me visitate: qui sembra proprio di respirare ancora le influenze moresche e bizantine di cui Amalfi si appropriò durante il suo periodo più florido e fiorente. Chi viene da queste parti deve assolutamente visitarla!
REGGIA DI CASERTA
Caserta è facilmente raggiungibile da Napoli con i treni delle FS ad un prezzo decisamente contenuto. La stazione della ferrovia di Caserta, poi, è a cinque minuti a piedi dal Palazzo Reale di cui in una sola giornata è possibile visitarne le stanze, i saloni e fare un giro completo nell’immenso e ben tenuto parco circostante. Gli appartamenti e i saloni sono veramente sontuosi e ricchi di suppellettili di pregio. Nel vastissimo giardino un susseguirsi di vasche conduce alla cascatella sulla cui sinistra sorge l’incantevole giardino inglese che non ho potuto visitare causa “chiusura per pioggia” (erano 4 gocce).
MANGIARE
Mangiare a Napoli è davvero economico. Qui i prezzi sono molto bassi rispetto a quelli dei ristornati e delle pizzerie di Milano: una pizza margherita puoi pagarla anche solo 2,6 euro, e ti mangi una vera e propria pizza come solo qui a Napoli sanno fare! Nel centro storico sono numerose le friggitorie dove è possibile assaporare arancini, panzerotti e varie leccornie dolci o salate. Naturalmente, essendo Napoli una città di mare, i piatti a base di pesce fan da padrone.
MUOVERSI
Spostarsi a Napoli con i mezzi pubblici non è sempre facile e comodo, gli autobus non sono molto frequenti. O meglio, lo sarebbero se nei capolinea non si fermassero per almeno dieci minuti per ogni corsa! Tuttavia usare i mezzi pubblici, a mio parere, rimane pur sempre la soluzione migliore quando non è possibile spostarsi a piedi. Per i turisti, poi, vi sono biglietti speciali o addirittura delle linee automobilistiche dedicate come l’Archeobus.
3 commenti
Purtroppo per mancanza di tempo non ci sono andatO (sono un maschio). Spero di visitare Ischia nel mio prossimo viaggio a Napoli e dintorni.
Il tuo più che un video è una presentazione di foto, cmq è carino 🙂
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ti consiglio di andare a Capri perché é stupenda !!!!!